Non è ancora tempo di bilanci, ma anche il 2018, nei suoi primi 10 mesi, ha visto l’associazione “Alex Zanardi – Bimbingamba” sempre in prima linea nella realizzazione di protesi per i bambini che hanno subito amputazioni e non possono usufruire dell’assistenza sanitaria. Sono 24 i piccoli pazienti passati, da gennaio ad oggi, dalla sede operativa R.T.M. di Budrio, nel bolognese, cuore pulsante del progetto. Ventiquattro pazienti, molti dei quali non sono altro che vecchie conoscenze di “Bimingamba”, come è naturale che sia, per un’associazione che non si limita ad un’unica fornitura protesica, ma prende in carico il bambino e lo segue fino al completamento della crescita, realizzando protesi ogniqualvolta se ne presenti necessità.
Perché i piccoli crescono e con loro devono crescere anche gli ausili forniti da “Bimbingamba”, che negli anni ha sempre riaccolto a braccia aperte tutti i vecchi amici che tornavano per una nuova assistenza. E ci sono tanti casi a dimostrarlo. Pensiamo a Edvin, che ormai ha 15 anni, e a causa di una malformazione congenita a una gamba, fa parte della famiglia di “Bimbingamba” da novembre del 2011. L’equipe di Budrio ha già realizzato per lui sei protesi, l’ultima delle quali lo scorso gennaio. E poi c’è Odetta, la cui storia è addirittura decennale. La prima protesi per lei, che soffre di una disarticolazione all’anca sinistra, è stata realizzata addirittura nel 2008, quando viveva ancora in Romania. Adesso ha già 17 anni, e da un po’ di tempo si è stabilita a Brescia con una nuova splendida famiglia. Una famiglia che, quando Odetta ha bisogno di riparazioni e forniture di componentistiche non previste dal sistema sanitario italiano, torna dai vecchi amici di Budrio.